Con riferimento alla comunicazione di FINA con la quale JAKED è stata invitata a sottoporre
nuovamente il costume J01 al procedimento di omologazione già superato nel mese di giugno
2008, la nostra Società esprime il proprio sconcerto.
Il costume J01 infatti è del tutto in linea con le specifiche tecniche definite nel regolamento
transitorio denominato FINA RULE GR 5. Lo stesso consulente nominato da FINA, Prof. Jan-
Anders Manson, ha dichiarato ieri per iscritto che i costumi sottoposti alla sua approvazione hanno
tutti superato i test di galleggiamento.
Le determinazioni della FINA sono basate su assunti non provati dal Prof. Manson e non
suffragati da alcun test specifico.
In particolare si evidenzia un mero rischio teorico –assolutamente insussistente nel caso del J01 di
JAKED- che un costume realizzato con tessuto impermeabile possa trattenere dell’aria al suo
interno, senza dichiarare né provare se questo avvenga nel caso del J01 e se tale fatto influisca
sostanzialmente sulla galleggiabilità dello stesso.
JAKED ha sempre operato nel rispetto delle istituzioni nazionali ed internazionali.
JAKED non può non rilevare come le misure arbitrarie di cui oggi la stessa è incolpevole vittima
abbiano improvvisamente avuto luogo a poche settimane dai Mondiali di Roma, proprio nel
momento in cui l’efficacia del proprio prodotto autenticamente innovativo si manifestava in modo
assoluto (un oro olimpico e sette record del mondo).
JAKED si riserva ogni azione a tutela dei propri brevetti, dei propri prodotti e della propria
immagine.
Gallarate, 19 maggio 2009
